
RICORDO DI GIOVANNI
Giovanni Turcotti ci ha lasciati un anno fa e, nel ricordo della sua poliedrica personalità, ha sempre più rilievo la figura dell’educatore. Educatore dei giovani sempre giovane fra i giovani. Educatore nella scuola come insegnante e fra gli scouts come uno dei capi fondatori dello scoutismo valsesiano. Educatore in molti altri modi. Ricordo la sua rubrica televisiva “Sui sentieri del pensare”. Una puntata su Giacomo Leopardi mi ha fatto vedere il poeta di Recanati in una luc

I RICORDI DI GIOVANNI
Sono tanti, si affollano nei pensieri e ognuno di essi vorrebbe uscire per primo. C’è inoltre nel parlare di lui e delle sue montagne la preoccupazione di essere riduttivo. Mi lego alla corda di Giovanni negli anni ’60 e prima c’è il nonno, c’è Marco, c’è il Soccorso Alpino, c’è lo scoutismo. Mi viene in aiuto una recente suddivisione dell’ambiente alpino in due categorie: c’è la montagna forte, quella del turismo di massa, delle grandi strutture ricettive, degli impianti a

SCOPRIRE E VIVERE LA MONTAGNA CON GIOVANNI
Ero agli ultimi anni della scuola elementare ed il parroco di Valduggia, don Temporelli, porta i ragazzi della parrocchia a Varallo in treno e poi a piedi alla Res dalla cui cima ci indica il Monte Rosa. A tredici anni, salendo da Carcoforo, mi affaccio al colle della Bottigia. Nella piccola comitiva c’è don Pietro Fallarini, parroco di Arlezze. Da quel colle, con tutta la sua imponenza vedo il Monte Rosa più vicino. Negli anni che seguono è ancora un sacerdote a guidarmi in